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Immagine del redattoreRoberto Garofalo

Blind Blogger Tasting il format vincente ed efficace ideato da Fabio Gobbi e Francesco Bonomi.


Fabio Gobbi e Francesco Bonomi

Nel weekend del 21-22 ottobre 2023 ho avuto la possibilità di partecipare all’ultimo #blindbloggertastin - il quindicesimo - andato in scena nella splendida cornice della Tenuta Gorghi Tondi e adesso ve lo racconto.


Il format comunicativo Digitale #BlindBloggertasting ideato nel 2018 da Fabio Gobbi Sommelier ed enotecario di Enoteca Lavigna e Francesco Bonomi Sommelier Ais (delegazione Brescia) e organizzatore di eventi dedicati al vino, meglio noti nel mondo dei social con gli pseudonimi di @fabioelavigna e @bonomi_winediary pone al centro del dibattito tra i partecipanti la condivisione, il confronto e la crescita esperienziale il tutto finalizzato ad una corretta ed efficace comunicazione di un determinato territorio e di un vitigno ad esso associato.


Il tema della degustazione è sempre stato l’approfondimento dei vitigni autoctoni ma da questa edizione sono stati ammessi anche tutti quei vitigni alloctoni che rappresentano l'eccellenza di quella determinata regione.


Dopo la prima edizione il format si è sempre più perfezionato e oggi funziona così: una cantina si presenta agli ospiti attraverso l'organizzazione di diverse attività (dalla visita dei vigneti alla visita in cantina, dalla vinificazione alla realizzazione delle etichette) e così facendo si presenta alla community di Instagram per farsi conoscere meglio attraverso il noto social network.

Una formula vincente, giovanile, dinamica che porta ad una comunicazione efficace e a due giornate di confronto, analisi e discussione.


Risultato finale? Per i partecipanti un bagaglio esperienziale arricchito e la nascita di nuove amicizie mentre per il territorio una comunicazione che attrae e piace.

È un evento aperto a tutti e (soprattutto) gratuito al quale si accede dopo una divertentissima selezione effettuata sul social network. Ogni volta è una cantina diversa a ospitare l’evento a cui partecipano 15 appassionati di vino da tutta Italia che decidono di far degustare agli altri partecipanti una bottiglia della propria regione. La selezione comincia con un video contest tematico su Instagram che si rinnova ad ogni edizione e dal quale vengono decretati i partecipanti (i più votati dai followers degli organizzatori). Non ci sono limiti minimi di followers e le persone che arrivano al #blindbloggertastin a loro volta dovranno presentare l’evento e la cantina ai loro seguaci ed è per questo motivo che ho definito il Blind Blogger Tasting il format vincente.


I partecipanti al 15° #blindbloggertasting

a questa quindicesima edizione hanno partecipato (oltra al sottoscritto @king.roberto.s.wines) i seguenti wine comunicator :

In rappresentanza della Lombardia, da Milano @merati_wine e da Crema Gloria Spoldi e Laila Boselli @partnersinwine93.

Dal Trentino Alto Adige Valeria Tait @winediscovering e da Bologna per l'Emilia Romagna Valentina Dini @valeinwinederlandI mentre in rappresentanza della Toscana Chiara Dionisio @enochiadionisio e Maria Vittoria Masi @winebloggger

Nutrito il gruppo dei Romani in rappresentanza del Lazio con (in ordine alfabetico): Fabio Caruso @wine._.journal, Fabrizio Cellupica @winestreamer vincitore anche del premio per il vino più votato con il Moscato di Terracina HUM 2013, Francesco Alexandro Zerpa @sommelierzeta, Roberto Tani @robdelvino, Sofia De Marchi @labottedisophie.

Numerose anche le presenze dei wine comunicator siciliani con: Federica Di Salvo @federica_foodandwinelover ; Federico Palumbo, romano di nascita siciliano d'adozione @fede_thesoundofwine e Giuseppe Barraco @peppebarraco79


Foto di Gruppo del 15° #blidbloggertasting

Ma torniamo all'evento curato nei minimi particolari dai suoi ideatori.

Come precedentemente accennato si svolge all’interno di una cantina della regione ospitante che presenta la zona dove produce il suo vino e fa conoscere sia il territorio sia l'azienda ai ragazzi che, a loro volta, li fanno conoscere a tutto il pubblico che li segue.


Tenuta Gorghi Tondi

La location che ha ospitato questo ultimo #blindbloggertastin è stata Tenuta Gorghi Tondi: una delle realtà vitivinicole più interessanti della Sicilia occidentale.

La tenuta si trova a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, e si estende per 130 ettari tra il Mar Mediterraneo e l'oasi WWF Lago Preola e Gorghi Tondi, dove si trovano quattro laghi naturali di origine carsica, habitat di numerose specie di flora e fauna.


È gestita da quattro generazioni dalla famiglia Sala che ha saputo valorizzare le uve autoctone del territorio. Tra queste spicca il Grillo, che rappresenta il 40% della superficie vitata e che viene declinato in diverse tipologie di vino, tra cui il Grillodoro, l'unico muffato al mondo da uve Grillo e il Ziller 47 un bianco, non fortificato, lungamente affinato in botte grande per 11 anni.


La filosofia produttiva della tenuta si basa sul rispetto per la natura e per la tradizione, ma anche sull'innovazione e sulla ricerca. Tutti i vini sono certificati biologici e vengono lavorati con le migliori tecnologie e con una non comune sapienza enologica.


Tenuta Gorghi Tondi

Blind Blogger Tasting il format vincente

Dopo esserci riuniti in questa splendida location abbiamo effettuato una visita ad alcuni dei vigneti più rappresentativi della tenuta tra i quali un insolito vigneto a tendone con età media delle piante di circa 40 anni. Al termine della visita è iniziato il tanto atteso #blindbloggertasting un momento di confronto e dibattito con assaggi, rigorosamente alla cieca, delle quindici referenze portate all’evento.

I partecipanti con vissuto, percorsi formativi ed esperienze diverse, seduti attorno ad un tavolo, hanno avviato un dibattito volto al confronto ed all’individuazione di un vitigno e di una zona vitivinicola.


Il fine ultimo di questa esperienza è la conoscenza condivisa mentre i vini degustati alla cieca sono quelli che ogni partecipante ha deciso di portare al blind e che rappresentano la propria regione di origine (o di residenza) ma anche la propria personalità.


Questo è probabilmente il momento più costruttivo: inizia, infatti, un brainstorming che porta alla probabile individuazione del vitigno, della regione e del partecipante che (secondo il tavolo) ha portato quella bottiglia. In questo momento grazie alla sapiente regia di Fabio e Francesco si creano delle curiosità e dei ragionamenti estremamente didattici e costruttivi che personalmente hanno rappresentato un vero momento di crescita professionale.


Le 15 bottiglie del #blindbloggertasting

Terminato il blind tasting spazio ad una cena conviviale con focus sui vini aziendali non prima, però, di aver scoperto le 15 bottiglie e proclamato il vino cha ha suscitato il maggior interesse e che è stato considerato quello più “interessante”.


Inizia la cena ed anche in questo caso la cura per i particolari è maniacale: tutto è perfetto ed il confronto continua e si amplia sempre più.

Terminata la cena spazio ad ulteriori condivisioni con altri vini portati a scelta dai partecipanti che in questo caso non devono rispettare alcuna regola se non quella del piacere, della condivisione, della curiosità e della scoperta.


Masterclass: Le molteplici sfaccettature del Grillo

Il giorno successivo dopo una breve visita della cantina è stata programmata una esclusiva masterclass dal titolo Le molteplici sfaccettature del Grillo e così scopro che il 40% dei vitigni coltivati è rappresentato proprio dal Grillo che in questo luogo ha trovato il suo habitat naturale atteso che l’elevata escursione termica giorno-notte, l’azione “aerosol” della brezza marina e le particolari condizioni climatiche favoriscono l’ottimale maturazione delle uve. Ma scopro soprattutto che in questi vigneti nascono due prodotti unici: Ziler 47 e Grillodoro.


Ma veniamo alle degustazioni.


Palmarès Brut

Si parte con Palmarès Brut un metodo charmat che svolge appieno la sua funzione di apripista.

Un vino che rappresenta degnamente l’uva a bacca bianca più utilizzata da Tenuta Gorghi Tondi e che coniuga le peculiarità di un terroir unico come quello in cui è inserita la tenuta con l’influenza del mare e delle sue brezze iodate. Nel calice questo si traduce in freschezza e dinamicità.


Kheirè Grillo Riserva 2022 e 2006

Si prosegue con il Kheirè in comparazione tra l'annata ancora non in commercio (2022) con un annata oramai ben rodata (2006).

La tecnica produttiva è differente inquanto Kheirè 2022 subisce due processi di vinificazione separati: una parte vinifica in vasche d'acciaio mentre un'altra parte - circa un terzo - vinifica in barrique di rovere con tostatura media. Kheirè 2006 invece è stato vinificato esclusivamente in acciaio.

Il risultato nel calice è diametralmente opposto Keirè 2022 è un vino ancora teso, scalpitante ed esuberante che necessita di un ulteriore permanenza in bottiglia che possa sedare questa sua vivacità e dargli un equilibrio maggiore. Kheirè 2006 (la prima annata prodotta dall'azienda) è un vino all'apice del suo processo evolutivo che presenta leggere note ossidative ma anche piacevoli effluvi di miele, di frutta candita, di spezie e di macchia mediterranea e che denota una piacevolissima sapidità.


Ziller 47

Ziller 47 nasce da un progetto di ritorno agli albori della produzione vinicola dell’agro trapanese, caratterizzata da saperi tramandati per generazioni, rispetto e dedizione per la vigna e anni di attesa prima di assaporarne i frutti. Un’idea fortemente voluta da Michele Sala e che proprio a lui è stato dedicato. Ziler 47 chiude il cerchio sulla versatilità di un vitigno come il Grillo, in grado di esprimersi in tutte le tipologie di vino possibile.

È un bianco, non fortificato, lungamente affinato in botte grande per 11 anni, che prende ispirazione dalle versioni pre-britanniche. Il nome è un tributo al soprannome dato dagli amici a Michele Sala, considerato preciso, puntiglioso e caparbio. L’anno è invece quello della sua nascita, il 1947. La bottiglia in degustazione era costituita da un assemblaggio delle annate 2010, 2011, 2012, 2013.


Grillodoro

Grillodoro (in degustazione l'annata 2017) è un vino muffato (unico al mondo da uve grillo) prodotto da uve surmature attaccate dalla Botrytis Cinerea, la cosiddetta muffa nobile, che si forma naturalmente sui grappoli del vigneto affacciato sul mare. Le condizioni ambientali irripetibili della tenuta, l’alternanza di umidità, ventilazione e caldo asciutto favoriscono in modo unico la generazione di questo catalizzatore di aromi. Tutta questa ricchezza organolettica e aromatica viene racchiusa in un prodotto che, oltre ad essere unico è anche molto raro e viene prodotto soltanto nelle annate migliori.



Curiosità

Il nome Grillo, con cui è nota oggi la varietà è un’errata traduzione in italiano dal siciliano “ariddu” o “riddu”, che non si riferisce all’insetto che tutti noi conosciamo, bensì ai semi contenuti nell’acino d’uva.


Considerazioni

Pretendo dall’inizio penso che già dalla modalità di partecipazione si intuisce il valore dell’idea #blindbloggertasting per il semplice fatto che l’essere votati da un pubblico digitale, rappresenta il giusto metro di valutazione che porta alla selezione di colui o colei che ha un valore intrinseco da aggiungere al gruppo che riesce a creare contenuti accattivanti e che dimostra la volontà di mettersi in gioco. Tutto questo si concretizza all’arrivo presso la sede del #blindbloggertasting quando si crea il gruppo che annovera personalità differenti ma capaci di coesistere, confrontarsi ed integrarsi.

Personalmente l’idea di svolgere un #blindbloggertasting nella mia regione d’origine - la Sicilia - mi ha galvanizzato ed entusiasmato sin dalle selezioni.

Per questa avventura ho deciso di portare un nerello mascalese in purezza prodotto dall'azienda Cottanera ovvero l'Etna Rosso Contrada Feudo di Mezzo annata 2016


Cottanera Etna Rosso Contrada Feudo di Mezzo 2016

Contrada Feudo di Mezzo si trova sul versante nord dell'Etna ad una altitudine di 750 - 770 metri s.l.m. L'Età media dei vigneti è di circa 25 - 30 anni

Etna Rosso Contrada Feudo di Mezzo fermenta a temperatura controllate di 26 - 28°C con costanti rimontaggi e follature. Effettua la fermentazione malolattica in botte di rovere dove affina per 14-16 mesi al termine dei quali effettua un ulteriore affinamento in bottiglia per 18 mesi prima di essere posto in commercio.

L'annata 2016 è un’annata molto rappresentativa del territorio etneo ed estremamente bilanciata. Ed è proprio la rappresentatività che mia ha fatto propendere per questa annata oltre al fatto che il nerello mascalese in purezza rappresenta una rarità essendo quasi sempre prodotto in abbinamento al nerello cappuccio.


Etna Rosso - Contrada Feudo di Mezzo - annata 2016 - Azienda Cottanera

Ritornando all'evento, è un evento denso di emozioni che sa, veramente, lasciare il segno e soprattutto che crea una certa dipendenza e voglia di parteciparvi ancora.


Annamaria Sala è stata una perfetta anfitriona. Una donna di stile e classe, profonda conoscitrice del territorio che ci ha raccontato la storia aziendale con entusiasmo, affetto e dedizione. Ci ha fatto entrare nella sua cantina ma, personalmente, mi sono sentito veramente a casa tale e tanta è stata la disponibilità.


Marilena Leta social media manager e brand ambassador dell'azienda ci ha condotto per mano tra vigneti e realtà aziendale con competenza, maestria e signorilità. La stessa competenza, maestria e signorilità mostrata anche durante la conduzione della masterclass unitamente all’enologo Tonino Guzzo.


Francesco e Fabio sono riusciti a superarsi sempre e comunque ed hanno gestito le 48 ore dell’evento in modo impeccabile riuscendo a mantenere sempre un clima veramente rilassato, familiare e costruttivo. Le visite ai vigneti, la visita in cantina, gli spostamenti, gli spunti di riflessione, i suggerimenti, il servizio dei vini, la condivisione di idee rappresentano per me straordinari momenti da conservare nel cassetto dei ricordi più belli.


Un sentito ringraziamento a Renzo Bonomi @renzorame e Mureddu Sugheri @mureddusugheri1938 per le splendide realizzazioni.


In fine da ultimo ma non per ultimo il mio pensiero va ai miei compagni di tasting.

Persone splendide! 15 personalità diverse, 15 modalità espressive differenti che si sono immerse con umiltà e abnegazione in questa estenuante ma costruttiva due giorni entusiasmante e fantastica. Persone che mi auguro di poter rincontrare al più presto.

Foto di gruppo del 15° #blindbloggertasting


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